Gigi Paoli: con Piero Montecchi sono andato "Oltre".

Gigi Paoli: con Piero Montecchi sono andato "Oltre".

Quando Antonio Franchini – direttore editoriale dell'area narrativa e saggistica della Giunti e, soprattutto, il mio mentore, l’uomo che ha fatto di me uno scrittore – mi chiese di provare a creare il protagonista di una nuova serie durante una cena estiva, lo ammetto, per poco non mi strozzai con quello che stavo mangiando.

 

Andare oltre Carlo Alberto Marchi e il suo straordinario successo fra i lettori mi era apparsa come un’impresa titanica, quasi impossibile. «Prenditi il tempo che vuoi – mi disse –, anche se so che non dormirai finché non ti verrà in mente un’idea buona e mi sa che fra una settimana al massimo ci rivedremo».

 

Lo chiamai dopo tre giorni e tre notti insonni e gli presentai il professor Montecchi, il mio neuroscienziato italo-francese, frutto anche di anni di visione della serie tv che più ho amato, ossia X-Files.

 

Ricordo che vidi gli occhi di Antonio brillare mentre raccontavo, entusiasta, il nuovo personaggio: «Bravo, mi piace, vai», disse.

 

E così sono andato: prima con La voce del buio, in cui ho introdotto il professore, raccontando il suo rapporto fra la Scienza e l’inspiegabile, e oggi con Oltre, che rappresenta per me un importante punto di svolta, sia personale sia narrativo.

 

Sono ben consapevole dell’amore che circonda Carlo Alberto Marchi, il ’mio’ giornalista che ha conquistato tanti lettori e grazie al quale sono qui, oggi, in questo ruolo. So bene, altresì, che molti inizialmente sono rimasti spiazzati dalla sua assenza nelle mie pagine, ma l’iniziale smarrimento si è poi trasformato in affetto e curiosità per Piero Montecchi, per la sua vita personale e professionale, per la sua storia complessa e tormentata. Carlo Alberto tornerà, ovviamente, i lettori che me l’hanno chiesto direttamente lo sanno già, ma Piero Montecchi si sta facendo amare e incuriosisce per le tantissime prospettive che può avere in ogni campo, per le mille strade che può percorrere.

 

Oltre è una bella sfida: tutto quello che leggerete fra le pagine è tutto vero, non c’è niente di inventato. Anche se vi sembrerà impossibile, Oltre parla di quel che è già accaduto e di quello che accadrà domani, e domani è vicinissimo, quasi oggi.
Oltre, infine, è uno snodo fondamentale per il mio modo di intendere la scrittura: lo dice la parola stessa. Si va oltre il giallo, oltre i consueti standard: è un passo in avanti che, spero, possa essere gradito ai miei lettori.

 

Io, come in ognuno dei miei sette libri, ho cercato di dare il meglio di me stesso per essere sempre all’altezza delle aspettative di chi mi legge. Spero di esserci riuscito anche stavolta. E di andare Oltre con tutti voi.

 

Gigi Paoli

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