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Arhos, la nuova dilogia fantasy firmata Cecilia Randall.

Arhos, la nuova dilogia fantasy firmata Cecilia Randall.

Cecilia Randall ha conquistato migliaia di lettori con la sua saga bestseller Hyperversum e si è guadagnata un posto d’onore tra le stelle della letteratura fantasy italiana. Ora è pronta per condurci ad Arhos, il continente che fa da teatro alla sua nuova avventura in cui si scontreranno popoli pronti a tutto per il potere e personaggi potenti e carismatici. Curiosi di saperne di più?

 

Una nuova breve saga, composta di due volumi, e un nuovo mondo da scoprire: dove si svolge questa appassionante vicenda?


Per la prima volta ho ambientato la storia in un mondo completamente inventato da me, quindi ho potuto sbizzarrirmi con la fantasia e mi sono divertita moltissimo. Arhos è un continente che racchiude un mare, teatro dell’avventura. È un luogo attraversato da un’energia primordiale a cui compartecipano tutti i popoli, ciascuno secondo una caratteristica peculiare. Alcuni attingono forza ma anche aggressività e un carisma magnetico dal sole, altri si rinvigoriscono immergendosi nel mare e ne comprendono le correnti più misteriose, altri ancora prosperano nei luoghi e nei momenti in cui gli elementi della natura si fondono l’uno nell’altro, sul confine tra acqua e terra o tra luce e buio, si mimetizzano nell’indefinito e si muovono agili là dove gli occhi di chiunque altro restano confusi.
Nei panorami di Arhos ho immaginato isole tra onde cristalline, palazzi di marmo bianco a strapiombo sulle scogliere e città attraversate da canali. Le suggestioni sono antiche e mediterranee.


Ci sono molti personaggi, forze opposte che si scontrano fra loro. Ce li presenti?


Il continente è sull’orlo della guerra. Due potenze, l’oligarchia di Midra e l’impero di Aymnor, si contendono da secoli il dominio sul mare e per questo continuano a radunare eserciti e flotte. In particolare, Aymnor vuole impadronirsi delle rotte commerciali più importanti e punta a conquistare l’isola di Dafra, un territorio strategico dell’oligarchia. Alla corte imperiale non tutti vogliono un nuovo conflitto, ma gli intrighi politici e privati degli aristocratici più potenti non fermano la macchina bellica, che ha una punta di diamante: Hiero Salehe, astro nascente tra i guerrieri, acclamato, invidiato, desiderato.
Dall’altra parte del mare, il governo di Midra prepara le contromosse per bloccare sul nascere l’attacco dell’impero. Aleonora Regi è la figlia del più autorevole tra gli otto oligarchi che controllano Midra e assiste impotente mentre suo padre decide con autorità assoluta e inflessibile del suo futuro, del destino di suo fratello e di coloro che andranno a combattere l’impero. Ma quando le cose precipitano, lei si rifiuta di restare ancora a guardare e prende in mano il timone della propria vita, contro ogni regola.


Hai un personaggio tra i tanti, cui sei più legata e perché?

 

Aleonora e Hiero sono senz’altro i più vicini al mio cuore. Mi sono coccolata Aleonora nei pensieri per decenni, e non esagero. Sono molto orgogliosa di come abbia finalmente preso forma in queste pagine. L’ho modellata ispirandomi alle eroine del maestro Emilio Salgari, che adoro fin da bambina e a cui ho voluto rendere un omaggio particolare con questo libro.
Inoltre, Aleonora e Hiero presentano sfumature che non avevo ancora mai affrontato nella schiera dei miei personaggi, per questo è stato così divertente e appagante conoscerli poco alla volta durante la stesura del romanzo.
Aleonora è l’aristocratica: abituata ai privilegi e allo stesso tempo prigioniera delle imposizioni del suo rango. È volitiva, passionale, cova un desiderio di ribellione ma non osa metterlo davvero in pratica fino a quando non arriverà l’amore a spingerla alla scelta più estrema.
Hiero è il campione: consapevole di esserlo, talentuoso, vanitoso, sente il richiamo della trasgressione e non teme il rischio. Eppure, sotto un mantello di arroganza mostra un profondo senso dell’onore, grande lealtà e la capacità di apprezzare chi gli sta davanti senza farsi offuscare dal rancore o da pregiudizi di qualsiasi genere.


In questa duologia molto avventurosa e piena di combattimenti, c’è spazio anche per una storia d’amore…

Ce n’è più di una! Ma è molto difficile parlarne senza fare spoiler. Posso dire che l’amore ha davvero una parte importante nella vicenda. Mentre il potere è ciò che muove le nazioni e le spinge a imbracciare le armi, l’amore nelle sue diverse sfaccettature, positive e negative, è ciò che trascina i due protagonisti nel gorgo della guerra, intrecciando i loro destini e quelli di molti altri personaggi.


Cosa ti affascina del genere Fantasy di cui sei una delle autrici più amate e seguite in Italia?

 

Mi sono appassionata alla lettura grazie ai grandi maestri del romanzo d’avventura — tra cui appunto Emilio Salgari — perciò fin da subito mi è venuto naturale immaginare storie di eroi ed eroine in mondi esotici o secoli lontani. Nel fantasy ho trovato il mio spazio ideale perché mi consente di aggiungere all’avventura elementi spiazzanti, ai confini della realtà, culture sconosciute, poteri sovrumani o creature mitologiche. 

Mi offre un campo d’azione enorme e allo stesso tempo soddisfa la mia passione per la ricerca, non solo storica. Sarà perché adoro i dettagli, ma il lavoro di worldbuilding mi appassiona tanto quanto l’ideazione della vicenda.
Infine, il fantasy mi permette di affrontare temi e questioni che impegnano i miei pensieri anche nella quotidianità. Attraverso il filtro dei miei personaggi e di un mondo ‘’altro’’ ho la totale libertà di riflettere sulla realtà, sia nella prospettiva più raccolta del mio quotidiano sia in quella più ampia del mondo che ci circonda. Posso valutare prospettive e immaginare conseguenze, viverle con la mente e con il cuore.

 

Partiamo dunque alla scoperta di Arhos e che l'avventura abbia inizio!

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