Un fantasy poetico intriso di atmosfere rarefatte che evocano il mondo di Miyazaki. Un esordio folgorante in cui dolore e memoria, miti e magie si fondono perfettamente.
Il suo romanzo d'esordio Catfish Rolling ha conquistato immediatamente migliaia di lettori in tutto il mondo. Lei è Clara Kumagai una giovane scrittrice di origine giapponese-irlandese e il suo libro attinge ampiamente alle cultura e al folklore giappone. Il suo romanzo fantasy incanta e sorprende a partire dalla sua spettacolare copertina e conferma le più alte aspettative quando se ne comincia la lettura.
Secondo una leggenda giapponese, sotto le isole del Giappone vive un gigantesco pesce gatto e, quando si muove, la terra si solleva e si abbassa. Almeno, è quello che hanno raccontato alla giovane protagonista Sora che ha perso sua madre in un terremoto così potente da creare delle crepe nel tempo stesso. Sora e suo padre sono tra i pochi che vivono vicino a una di queste "zone" in cui il tempo è stato irrimediabilmente accelerato o rallentato.
Il padre di Sora vuole comprendere questo fenomeno e, insieme a un gruppo di ricercatori, prova a darne una spiegazione scientifica ma, anche quando i suoi colleghi iniziano ad ammalarsi, lui continua a esplorare i luoghi in cui il tempo sembra essersi irrevocabilmente deteriorato. Sora è sempre più sola mentre suo padre si sta smarrendo nei meandri del tempo, perdendo progressivamente pezzi di memoria. Quando anche il padre scompare Sora inizierà un viaggio complesso e pericoloso avventurandosi nelle zone temporali abbandonate.
Folklore, filosofia e scienza. Divari generazionali, legami familiari e una giovane protagonista che si muove in paesaggi desolati e pericolosi e in stati emotivi forse persino più pericolosi. Questi gli ingredienti che Clara Kumagai ha mischiato con sapienza, dando vita a un romanzo prezioso sulla perdita, il dolore e la trasformazione.