Amori, cucina, amicizia nella saga siciliana di Catena Fiorello Galeano

Amori, cucina, amicizia nella saga siciliana di Catena Fiorello Galeano

Le signore di Monte Pepe sono tornate! Con "Granita e baguette", la serie di Catena Fiorello Galeano è giunta al suo terzo capitolo.

 

Le protagoniste principali di questi libri ambientati in Sicilia sono cinque amiche, cinque donne ognuna con il proprio carattere e la propria storia alle spalle, dotate di una potente voglia di vivere e con un legame fortissimo con la loro comunità.

 

Nel primo romanzo, "Cinque donne e un arancino", le nostre signore concretizzavano il sogno di aprire una rosticceria in cui offrire i più autentici sapori siciliani (e la Fiorello Galeano è così brava nel raccontarceli che i loro profumi sembrano sprigionarsi dalle pagine dei suoi libri).

 

Nel secondo libro, "I cannoli di Marites", la loro fama si è ormai consolidata e alla loro squadra in cucina si aggiunge una nuova aiutante, di cui conosceremo la storia e assaporeremo i cannoli.

 

In "Granita e baguette", invece, seguiamo una di loro, Nunziatina, nella sua avventura parigina. Il direttore di un hotel a cinque stelle nel cuore di Parigi, innamorato della sua cucina - ma non solo - la invita come Chef ospite per offrire ai clienti dell’hotel una speciale cena siciliana. Ma a Parigi, la città romantica per eccellenza, può succedere l’inaspettato…

 

Granita e Baguette - Sicilia e Parigi si incontrano nel tuo nuovo romanzo. Come mai la scelta di ambientare questa storia a Parigi?

 

Cercavo un’ambientazione che evocasse immediatamente l’idea di bellezza, romanticismo, dolcezza e sensualità. Quale città si presta meglio di Parigi per rappresentare l’amore, la tenerezza, la bellezza? Secondo me nessun’altra.

 

La protagonista principale di questo nuovo libro della serie di Monte Pepe è Nunziatina. Ci racconti qualcosa sulla sua personalità?

 

Ho scelto di raccontare Nunziatina perché finora non l’avevo ancora fatta esprimere come si deve. È una donna single, non per scelta ma perché la sorte si è accanita su di lei facendole incontrare più di un uomo sbagliato. L’ultimo, Paolo, le fa un sacco di promesse e poi la delude puntualmente. Non voglio anticipare nulla su come si svilupperà la sua vita sentimentale, ma di lei posso dire che è una donna decisa, forte, ma anche fragile. Ne apprezzo soprattutto la lealtà. La definirei “tragicamente” onesta. È curiosa, ama leggere, specialmente letteratura e poesia e vede la poesia ovunque, anche nella bellezza del mondo.

 

Nunziatina a parte, questo è un romanzo corale, come gli altri della serie, nel quale si intrecciano tante storie. Qual è il personaggio che ti sei divertita di più a tracciare in questo libro?

 

In "Granita e Baguette" spicca anche un’altra figura, quella di Nicoletta, una ventenne in bilico tra la forza di due amori. Mi piace Nicoletta, mi sono molto divertita con lei perché sono entrata nel mondo di una ventenne che, anagraficamente è lontana da me, ma che mi assomiglia più di quanto io stessa pensi.

 

A questo punto, non possiamo che chiederti quanto c’è di te nelle varie protagoniste della serie di Monte Pepe?

 

Ebbene sì, sono io in tante frasi, in tanti pensieri delle mie protagoniste. Sono io quando le mie protagoniste si mettono contro “i mali cristiani” che chiedono il pizzo: ho dedicato tante mie energie e tanti miei scritti alla legalità, un valore fondamentale che ci è stato trasmesso da mio padre e mia madre. Mi potreste “stanare” anche quando si parla della solitudine, soprattutto delle persone anziane, e sono ancora io nelle considerazioni a volte amare, nostalgiche o malinconiche. Mi trovate in quella forza solidale che esprimono le donne quando la loro amicizia è sincera, disinteressata.
C’è tanto di me nei miei libri, ma sono convinta che i miei lettori lo sappiano perché mi conoscono abbastanza bene.

 

Se dovessi abbinare alla serie di Monte Pepe un gusto, un’emozione e un panorama quali sceglieresti?

 

Un gusto? Sicuramente sarebbe l’agrodolce: mi è sempre piaciuto mangiare i cibi siciliani dal sapore agrodolce. Una passione che mi ha trasmesso mio padre. In particolare amo follemente la cipolla in agrodolce.

 

Un’emozione? L’entusiasmo per la vita, la voglia di non farsi mai sopraffare dalle difficoltà, di lottare sempre, non con rabbia o livore ma con la voglia di farcela e con la” tigna” di superare i dispiaceri.

 

Di panorami, però, ne sceglierei due. Ho in mente un paese, San Mauro Castelverde in provincia di Palermo, un bellissimo borgo in mezzo alle montagne delle Madonie. Da lì si vedono il mare e le isole Eolie. L’altro è Barcellona a Pozzo di Gotto, in particolare la spiaggia di Spinesante. Da lì si vedono dei tramonti tra i più belli del mondo. Anche se Monte Pepe è un borgo di montagna, questi due luoghi li associo alla lietezza che mi suscita il borgo immaginario in cui vivono le mie “signore”.

 

Non resta che tuffarci nella lettura di questo romanzo pieno di brio e romanticismo, per scoprire quali sorprese riserverà Parigi alla nostra Nunziatina, in attesa di leggere, in futuro, nuovi amori e nuove avventure delle nostre amate signore di Monte Pepe.

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