L’amore e i libri nel nuovo romanzo di Roberta Corradin

L’amore e i libri nel nuovo romanzo di Roberta Corradin

Se amate le storie che parlano di libri, amori, amicizia e cucina, Ma i libri lo sanno, il nuovo romanzo di Roberta Corradin, è la lettura perfetta per voi.
Dopo le atmosfere e i sapori mediterranei di Cannoli siciliani, in questo romanzo Corradin ci conduce oltreoceano tra donne - rivali prima e amiche poi - libri e, immancabilmente, qualche gustosa ricetta.

In Ma i libri lo sanno, conosciamo Renée, Agnes, Aljenor e molte altre signore che, con ruoli e sentimenti diversi, talvolta opposti, hanno intrecciato le loro vite a quella di Gene, un intellettuale geniale e carismatico, collezionista di libri e seduttore seriale.

 

Alla morte dell’uomo, professore di matematica di Harvard, Renée si confronterà con Agnes e con le altre donne della vita di Gene – le ladies, come si autodefiniranno.
Hanno un progetto comune: salvare la grande biblioteca di Gene che sta per essere messa in vendita.
Nella vita del brillante professore c’è anche Aljenor, la figlia quasi trentenne che con il padre ha sempre avuto un rapporto molto conflittuale. La giovane vuole liberarsi di tutti quei libri e forse del ricordo di un genitore così ingombrante. Di fronte a questa prospettiva, le ladies danno vita a un piano ingegnoso per raccogliere i fondi necessari all’acquisto della biblioteca di Gene: un canale You Tube, A farewell to books, in cui, puntata dopo puntata, ciascuna di loro racconterà quale tra le migliaia di libri di Gene è legato al suo ricordo ed è stato fondamentale nella propria vita. Ne parliamo con Roberta Corradin.

 

Ma i libri lo sanno è prima di tutto una dichiarazione d’amore nei confronti dei libri. Cosa ti ha ispirato nello scrivere questa storia?

Per prima cosa, mi ha ispirato il fatto che amo leggere, e che i libri che leggo mi aiutano a capire chi sono, ove tende “il vagar mio breve”, per dirla col poeta. E poi con tutto il mio amore, i libri che ho letto tendo a dimenticarli, o a ricordarli male, o ad aggiungerci del mio, o proprio a rimuoverli del tutto. E sì che li ho amati, giuro. Qualcosa di molto simile succede con gli uomini, con le storie d'amore. Molto amati e dimenticati, o ricordati male, o distorti nella memoria. Forse ho scritto questo romanzo, che è praticamente una commedia, per ridere sul fatto che i grandi amori, che siano libri o persone, si possono pure dimenticare, ma restano parte integrante e fondante di noi, della nostra identità.

 

Ognuna delle ladies ha una storia da raccontare e un libro indissolubilmente legato al ricordo di Gene. C’è una delle “puntate” cui sei particolarmente legata? Hai una lady preferita e se sì, perché?

 

Rispondo prima alla domanda sulla lady preferita. Flaubert (Flaubert!) diceva: “Madame Bovary, c'est moi”. Io posso dire che le ladies, tutte le ladies, sono un pezzo di me. Ad un certo punto la mia bravissima e giovanissima editor mi ha portata ad accorgermi che anche Alienor, una ragazza di quasi trent'anni che si trova a dover costruire la propria esistenza confrontandosi con le donne che dal suo punto di vista le hanno “rubato” l'attenzione del padre, condivide in realtà tratti importanti con me, che pure ho quasi il doppio della sua età.

Venendo invece alla “lady del cuore”, sono come una madre o un padre che ama indiscriminatamente tutte le proprie creature. Le amo tutte, le mie ladies: Renée con la sua imbranataggine anche se è un'accademica di successo, Agnes con l'arroganza di chi ha sempre vinto nella vita, tranne una volta che quando scopriremo, ci scioglierà il cuore; Ailìn che è così pragmatica perché giovanissima si è liberata da un destino ingrovigliato in una tragedia storica; e tutte le altre, Alegra che progetta siti museali improbabili, Josephine prima donna di colore ad avere una docenza nella sua università, e proprio tutte tutte tutte, anche le comparse, anche quelle che ad un certo punto organizzano un sit-in contro l'autrice. Ma quanto le amo?!

E comunque non voglio sembrare sessista. Il personaggio di Marlon, marito di Agnes, mi è esploso tra le mani e mi mette un'allegria che può cambiarmi la giornata. E Alfio? Un personaggio trompe-l'oeil, siamo sempre tentate di giudicarlo e invece…

 

Anche in questo libro le ricette non mancano: la protagonista Renée, oltre che professoressa e lettrice, è anche una cuoca provetta! Hai un abbinamento libro-ricetta da consigliarci?

 

Ah, le ricette, croce e delizia! In fondo al libro c'è un'appendice che ho intitolato “Otto ricette che l'autrice non aveva nessuna voglia di scrivere”.
Più che darti una ricetta da abbinare a Ma i libri lo sanno, sai qual è la mia delizia che suggerirei a lettrici e lettori? Da quand'ero bambina e con la paghetta settimanale mi compravo un romanzo, mi piace leggere sbocconcellando cioccolato. Nutro e diverto in contemporanea la mente e la gola. Non ingrasso solo perché, dopo, nuoto come se non ci fosse un domani...

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