Cuore delicato, lavare a mano

Nel cuore di Modena, Rina, un’energica signora di sessantadue anni, ha appena finito di rinnovare la sua vecchia lavanderia. La morte del marito Osvaldo, dispotico e brontolone per natura, ha coinciso per lei con una vera e propria rinascita. Così, pennello e colori alla mano, il vecchio negozio “Osvaldo e Rina” si è trasformato in un’ariosa e moderna lavanderia self-service, con tanto di distributore del caffè e un piccolo angolo stireria. I nuovi clienti non tardano ad arrivare e fra questi Donato, un bel giovane che un giorno fa il suo ingresso con tante camicie da lavare. Una brusca e pericolosa ventata di vitalità travolge Rina. Donato è attraente e gentile, si ferma spesso a parlare con lei e non manca di gustare i suoi prelibati manicaretti. Nessuno le aveva mai fatto tanti complimenti: né per l’appretto al profumo di mela, né per le sue sfogliate. Davanti allo sconcerto della sorella e dei vicini di casa, che la vorrebbero accasare con un noioso ottantenne, Rina arrossisce e nega qualsiasi coinvolgimento. E allora perché passa ore davanti allo specchio indecisa su cosa indossare? Ma che scandalo… Donato potrebbe essere suo figlio!